Il mondo è pieno di cretini…

Il mondo è pieno di cretini. O sei tu che non riesci a farti capire?

E’ il titolo per certi versi provocatorio ma effettivamente realistico di un interessantissimo libro di Thomas Erikson.

«Ma possibile che nessuno mi capisca?»

«Talvolta ho l’impressione di parlare con degli alieni!»

Chi non ha mai pensato qualcosa del genere? Spesso pur avendo a che fare con persone intelligenti e competenti ci sembra che quello che diciamo, per quanto apparentemente semplice chiaro ed evidente, non venga compreso da loro, anzi a volte venga totalmente frainteso generando inefficienze e malumori fino ad arrivare a veri e propri scontri o battaglie assurde.

Il libro di Erikson descrive in maniera molto semplice e chiara con tanti esempi divertenti i quattro stili comportamentali principali definiti da Willian Moulton Marston quasi 100 anni fa che a sua volta ha basato il suo modello sulla teoria del comportamento umano di Carl Gustav Jung.

I nomi degli stili derivano dalle loro descrizioni: lo style D (Dominance) identificato anche con il colore Rosso, stile I (Influence) colore Giallo, lo stile S (Stable/Steadiness) dal colore Verde e stile C (Compliance/Correctness) con colore Blu.

E’ evidente che 4 stili sono una semplificazione, però quanto sarebbe utile conoscere lo stile comportamentale di chi ci circonda in modo da poter comunicare con lui nel modo migliore?

Quanti gruppi di lavoro (ma anche gruppi di amici o le famiglie stesse), pur con persone competenti e ben disposte verso la collaborazione non riescono a trovare un punto di contatto, un linguaggio comune e disperdono troppe energie nel cercare di comunicare tra di loro senza riuscire ad esserlo in maniera efficace.

Extended DISC® è un sistema integrato che mette a disposizione molti strumenti innovativi che spaziano dall’analisi alla misurazione del comportamento delle persone, dall’analisi del clima aziendale e dell’efficienza di un’organizzazione alla customer satisfaction.

Con un test breve ma molto accurato si riescono a verificare lo stile comportamentale di ciascun soggetto o gruppo di lavoro, e ad associarlo ad oltre 160 modelli preconfigurati dal sistema.

Questo strumento può quindi essere utilissimo in tante occasioni sia lavorative che personali:

viene normalmente utilizzato in fase di recruiting per ricerca e confronto con eventuali modelli o stili preconfigurati in funzione del ruolo che deve essere coperto;

può essere utile in fase di assessment per gestire al meglio le risorse esistenti, assegnare alle persone funzioni maggiormente aderenti alle proprie caratteristiche o motivanti per loro e eventualmente creare percorsi di crescita e formazione;

può essere utilizzato in fase di creazione Team di lavoro dove per performare oltre alle “hard skill” è necessario un sistema di “soft skill” improntato alla comunicazione ed alla collaborazione;

ed infine viene ormai utilizzato anche in un contesti “life”, come supporto al coaching quando una persona anche solo a livello personale vuole capire le eventuali modalità (e spesso difficoltà) di comunicazione con il contesto sociale che la circonda (figli, genitori, amici, amori…).

Tutto questo partendo da un analisi oggettiva dello stato attuale che appositamente configurato da una serie di risposte molto personali sia sullo stile nativo che su stili eventualmente adattati in contesti diversi (lavoro, famiglia, scuola…).

Alla fine del percorso sarà molto più semplice capire che il nostro piccolo mondo personale non è così pieno di cretini come credevamo, ma che semplicemente se vogliamo comunicare bene con le persone che ci circondano è importante riconoscere il loro stile comportamentale e cercare di adeguare la nostra comunicazione alla loro e magari aiutarli a fare lo stesso verso di noi e verso gli altri.

LEGO® SERIOUS PLAY® un gioco molto serio ed efficace!

Ormai molti hanno sentito parlare di LEGO® SERIOUS PLAY®, la metodologia nasce negli anni 90 direttamente in Lego e nel tempo si è diffusa a livello mondiale soprattutto nelle grandi aziende portando grande soddisfazione in chi ha avuto la fortuna di seguire uno di questi workshop, spesso però parlando con colleghi e clienti mi rendo conto che non è così chiaro non solo cosa si fa effettivamente in un workshop LSP (a parte costruire modellini con il LEGO® ovviamente) ma soprattutto quali sono le finalità e gli obiettivi dello stesso!

Convinzione diffusa è che si tratti di uno strumento per la formazione o di team building puro, qualcuno pensa che sia un passatempo creativo, una sorta di antistress, tutti obiettivi che in realtà sono in parte ottenibili nel corso del processo ma non sono l’obiettivo principale, pochi hanno realmente chiaro la finalità effettiva della metodologia e soprattutto la potenza e l’efficacia pratica della stessa.

Questa confusione è causata da una parte per la grande diffusione spesso incontrollata di “certificazioni” e quindi la deviazione non consapevole dall’ortodossia originale del metodo, dall’altra invece dalle possibilità di evoluzione e quindi adattamento in questo caso consapevole in funzione delle esigenze specifiche del committente.

Cerchiamo di capire meglio allora di cosa si tratta, LEGO® SERIOUS PLAY® in realtà è un metodo di “facilitazione” per uno o più processi decisionali condivisi in gruppi di lavoro anche eterogenei, cioè permette attraverso la costruzione di modelli in Lego e l’uso della metafora e dello storytelling di condividere idee e scelte su un progetto reale e quindi di arrivare ad avere degli action point finali reali, con scadenze e punti di controllo condivisi!

Perchè allora non fare semplicemente una sessione di brain storming o grooming o altre tipologie di meeting di progetto? Mettiamo insieme un po’ di persone (responsabili, manager, direttori…) di aree diverse e con diverse competenze in una stanza per una giornata e qualcosa di buono ne uscirà sicuramente…

…avete mai provato?

Nella migliore delle ipotesi è una bomba incendiaria, qualcuno non riesce ad esprimere la propria opinione (per timidezza, per pigrizia, per ruolo…), qualcuno prevarica gli altri (per eccesso di sicurezza, per attitudine, per ruolo…), spesso soprattutto se le persone provengono da aree diverse dell’azienda non si capiscono realmente, avete provato anche solo a far parlare tra di loro ad esempio il Responsabile Amministrativo ed il Responsabile Information Technology? difficilmente si capiranno realmente, parlano linguaggi molto diversi che a differenza delle lingue (italiano-inglese per esempio) non hanno possibilità di traduzione simultanea, insomma il più delle volte tanta competenza, energia, impegno e quindi soldi sprecati senza ottenere un risultato valido ed effettivamente condiviso.

LEGO® SERIOUS PLAY® permette di bypassare tutti questi problemi e grazie all’utilizzo sia della parte manuale (costruzione dei modellini in LEGO) sia dell’uso della metafora e dello storytelling; in pratica permette di avere una piattaforma di comunicazione comune a basso livello e quindi comprensibile a tutti, in cui tutti i partecipanti attraverso un percorso iniziale guidato sono in grado di esprimersi facilmente, e che da pur partendo dalle visioni individuali guida step by step attraverso un processo decisionale condiviso fino ad ottenere azioni reali da svolgere negli step seguenti al workshop.

Quando diventa utile quindi utilizzare LEGO® SERIOUS PLAY®?

  • In caso di progetto specifico per il quale si vogliono ottenere soluzioni condivise che siano il risultato del contributo di ogni partecipante al gruppo di lavoro
  • In caso di progetti con gruppi di lavoro con persone che hanno ruoli diversi o provengono da aree organizzative diverse
  • In gruppi di lavoro all’interno di organizzazioni complesse per permettere di comprendere al meglio il proprio ruolo in funzione degli altri e del contesto organizzativo

In generale LEGO® SERIOUS PLAY® è utilizzabile in tutti i contesti organizzativi sia in ambito aziendale che formativo in cui vogliamo che persone diverse per ruolo organizzativo, provenienza culturale, competenze, linguaggi espressivi possano esprimersi liberamente ed efficacemente per raggiungere obiettivi comuni.